A fine maggio 2025, molti calabresi saranno chiamati a rinnovare le amministrazioni di 19 comuni. I cittadini sceglieranno il loro sindaco valutando vari fattori, tra cui le esperienze pregresse del candidato, il titolo di studio, la professione e il programma di attività proposto per il mandato. Questa scelta avrà importanti ripercussioni sulla governance territoriale nei prossimi cinque anni, motivo per cui merita una riflessione attenta e ponderata da parte degli elettori. La natura divulgativa di questa nota si...
OpenCalabria è editore di “Regional Economy” (ISSN 2704-6303), rivista scientifica di economia regionale e sviluppo locale. I volumi, pubblicati a cadenza quadrimestrale, ospitano contributi di economia regionale proposti da accademici e da esperti appartenenti a istituzioni pubbliche e private.
A fine maggio 2205 ,19 comuni calabresi saranno chiamati a rinnovare le proprie amministrazioni locali, in un voto che inciderà sulla governance di ciascun territorio per i prossimi 5 anni. Si tratta dei seguenti comuni: Cropani, Jacurso, Lamezia Terme, Maida, Petronà, Cassano all’Ionio, Cetraro, Paola, Rende, Scalea, Casabona, Isola Capo Rizzuto, Melissa, Marina di Gioiosa Ionica, Melito di Porto Salvo, San Lorenzo, San Luca, Scilla e Spadola. Sebbene questi enti siano diversi per dimensione e localizzazione, le questioni legate alla capacità amministrativa,...
Read moreDetailsLa proposta del Partito Democratico della Calabria ha il merito di riportare al centro dell’agenda politica il tema del riordino degli enti locali, con un’attenzione specifica alle aree montane e svantaggiate. Si tratta di una scelta coerente con una visione di riequilibrio territoriale del PD calabrese che da tempo mostra interesse verso le aree rurali e marginali della nostra regione. Tuttavia, alcuni recenti dati sulla capacità amministrativa dei comuni suggeriscono di ampliare l'orizzonte dell'auspicabile riforma istituzionale: la vera debolezza dipende davvero dalla...
Read moreDetailsL’Italia affronta una crisi demografica profonda, con dinamiche differenti tra Nord e Sud. Mentre il Mezzogiorno perde popolazione a ritmi preoccupanti, il Nord mostra una maggiore tenuta. Attraverso un’analisi descrittiva dei dati 2019-2024, questa nota conferma tendenze già note: il calo demografico non è solo una questione di numeri, ma anche di un profondo cambiamento nella composizione della popolazione. Comprendere queste dinamiche è essenziale per cogliere la frattura territoriale e le sue implicazioni economiche. Italia: un declino demografico senza segnali di inversione...
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