Nel contesto della fusione tra enti locali, è fondamentale esaminare approfonditamente la situazione economico-finanziaria dei comuni coinvolti per evitare sfavorevoli conseguenze economiche. Questa breve analisi si focalizza sul Comune di Cosenza, evidenziando alcuni aspetti critici dei suoi rendiconti di gestione che potrebbero influenzare negativamente la sostenibilità della futura fusione con Rende e Castrolibero. Quanto scritto in questa nota non è da considerare come una solida valutazione a favore o contro il progetto della citta unica. Al contrario, è...
OpenCalabria è editore di “Regional Economy” (ISSN 2704-6303), rivista scientifica di economia regionale e sviluppo locale. I volumi, pubblicati a cadenza quadrimestrale, ospitano contributi di economia regionale proposti da accademici e da esperti appartenenti a istituzioni pubbliche e private.
Nonostante il tasso di natalità tra i più bassi in Europa, tra il 2001 e il 2022, la popolazione italiana è aumentata di circa due milioni. La crescita demografica ha, però, riguardato solo il Nord del paese. La popolazione del Mezzogiorno è, di contro, diminuita di 698.000 abitanti. Queste differenti dinamiche demografiche sono spiegate soprattutto dall’emigrazione. Pur registrando una significativa emigrazione di giovani verso l’estero, le regioni settentrionali hanno attratto gran parte dei flussi migratori in ingresso nel nostro paese e, soprattutto,...
Read moreDetailsSecondo le statistiche più recenti, salgono gli accessi in Pronto Soccorso con diagnosi principale di natura psichiatrica: nel 2022 sono stati 547.477 rispetto ai 479.276 del 2021. Rimane stabile il numero di persone che hanno usufruito dei servizi psichiatrici territoriali nel 2022: sono stati 776.829 contro i 778.737 del 2021. Numeri ancora lontani dal pre Covid: nel 2019 gli assistiti erano stati 826.465. Il tasso del personale operante nell’ambito dei Centri di Salute Mentale (CSM) è passato da 0,8 a 0,4 ogni 1.500 abitanti. Per quanto riguarda le strutture diminuiscono...
Read moreDetailsTra il 2010 e il 2020, l'Italia ha registrato una riduzione del 5,9% della popolazione, con un calo particolarmente accentuato nei comuni più piccoli e delle aree interne e montane. Tuttavia, analisi più disaggregate dei dati comunali suggeriscono che la classificazione SNAI possa non essere del tutto adeguata nello spiegare la distribuzione spaziale dello spopolamento. Al contrario, la dimensione dei comuni emerge come una chiave di lettura fondamentale per comprendere meglio le specificità delle dinamiche demografiche. Nel periodo compreso tra il 2010...
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