Boom di richieste per la prima emissione del bond europeo SURE

L'Ue premiata sul mercato: la domanda ha superato l'offerta di 13 volte. SURE finanzierà gli stati per proteggere i lavoratori dagli effetti economici della pandemia da Coronavirus

BRUXELLES – La Commissione europea ha emesso la prima obbligazione sociale da 17 miliardi di € a titolo dello strumento SURE dell’UE per contribuire a proteggere i posti di lavoro e conservare l’occupazione. L’emissione comprende due obbligazioni, una da 10 miliardi di € con scadenza nell’ottobre 2030 e una da 7 miliardi di € con scadenza nel 2040. Gli investitori hanno mostrato forte interesse per questo strumento dal rating elevato: la domanda ha superato di 13 volte l’offerta disponibile e si è tradotta in condizioni di prezzo favorevoli per entrambe le obbligazioni.

La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha dichiarato: “Per la prima volta nella storia la Commissione emette obbligazioni sociali sul mercato per raccogliere fondi che contribuiranno a conservare l’occupazione. Si tratta di un passo senza precedenti, all’altezza del periodo eccezionale in cui ci troviamo. Non esitiamo davanti a nessuno sforzo per salvaguardare i mezzi di sussistenza dei cittadini europei. Sono lieta di sapere che i paesi duramente colpiti dalla crisi riceveranno sostegno in tempi brevi grazie allo strumento SURE.”

Johannes Hahn, Commissario europeo per il Bilancio e l’amministrazione, ha dichiarato: “Con questa operazione la Commissione europea ha compiuto un primo passo verso un ruolo da protagonista nei mercati mondiali dei capitali di debito. Il forte interesse degli investitori e le condizioni favorevoli di cui ha goduto il collocamento dell’obbligazione costituiscono un’ulteriore prova del grande interesse per le obbligazioni dell’UE. Il carattere di ‘obbligazione sociale’ dell’emissione ha contribuito ad attirare gli investitori che desiderano aiutare gli Stati membri dell’UE a sostenere l’occupazione in questi tempi difficili.”

Entrambe le obbligazioni sono state emesse a condizioni allettanti e corrispondenti all’enorme interesse suscitato. Il prezzo dell’obbligazione a 10 anni è stato fissato a 3 punti base al di sopra della media dei tassi swap all’acquisto e alla vendita (tasso mid-swap). Il prezzo dell’obbligazione a 20 anni è stato fissato a 14 punti base al di sopra del tasso mid-swap. I premi per nuova emissione definitivi sono stati stimati rispettivamente a 1 e 2 punti base per la tranche da 10 anni e per quella da 20 anni; entrambi i valori sono molto modesti per i volumi immessi sul mercato.

Si tratta di condizioni di prezzo interessanti per la più grande emissione di obbligazioni mai effettuata dalla Commissione e di un avvio positivo per il programma SURE. Le condizioni alle quali la Commissione prende a prestito vengono trasferite direttamente agli Stati membri beneficiari dei prestiti.

Le banche cui si è appoggiata la Commissione europea per questa transazione (che hanno agito congiuntamente come banche capofila) sono state Barclays (IRL), BNP Paribas, Deutsche Bank, Nomura e UniCredit.

I fondi raccolti saranno trasferiti agli Stati membri beneficiari sotto forma di prestiti che contribuiranno alla copertura dei costi direttamente connessi al finanziamento dei regimi nazionali di riduzione dell’orario lavorativo e delle misure analoghe adottate in risposta alla pandemia.

In tale contesto, la Commissione ha annunciato all’inizio del mese che avrebbe emesso obbligazioni sociali per l’intero importo delle obbligazioni SURE dell’UE, che può arrivare fino a 100 miliardi di €, e ha adottato un quadro per le obbligazioni sociali valutato da un organismo indipendente.

Contesto dello strumento SURE

Per il momento, 17 Stati membri riceveranno sostegno finanziario grazie allo strumento SURE per proteggere i posti di lavoro e l’occupazione. Il sostegno finanziario sarà erogato sotto forma di prestiti concessi dall’UE agli Stati membri a condizioni favorevoli.

I prestiti aiuteranno gli Stati membri a coprire i costi direttamente connessi al finanziamento dei regimi nazionali di riduzione dell’orario lavorativo e delle altre misure analoghe da essi introdotte in risposta alla pandemia, in particolare per i lavoratori autonomi. Grazie a SURE potrebbero essere finanziate anche alcune misure sanitarie, in particolare sul posto di lavoro, volte a garantire una ripresa sicura delle normali attività economiche.

Gli Stati membri possono ancora presentare richieste formali di sostegno a titolo dello strumento SURE, la cui dotazione complessiva arriva fino a 100 miliardi di € destinati alla protezione dei posti di lavoro e dei lavoratori colpiti dalla pandemia. La Commissione ha già proposto sostegno finanziario per 87,8 miliardi di € a titolo dello strumento SURE a 17 Stati membri.

Ulteriori dettagli sull’emissione

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