La geografia della crisi finanziaria dei comuni italiani mostra come le regioni a maggiore frequenza di riequilibri e dissesti siano nel Mezzogiorno d’Italia. In particolare, dal 2005 in poi i comuni interessati da dissesti sono stati 118, di cui 34 in Campania, 29 in Calabria [1] e 25 in Sicilia. La figura 1 evidenzia come in queste tre regioni si concentri il 75% dei comuni in dissesto finanziario (con procedure concluse entro il 6 Febbraio 2018). Se a questi si aggiungono gli altri 15 casi ricadenti nelle altre regioni del Sud – Molise (1 comune), Basilicata (2), Abruzzo (6) e Puglia (6), si può ragionevolmente affermare che il fenomeno è specifico delle regioni meridionali. L’analisi delle piani di riequilibrio finanziario indica una maggiore variabilità per regione, sebbene i casi più ricorrenti riguardano sempre i comuni meridionali. Delle 217 procedure censite in Italia dal 2012 al 2017, ben 51 riguardano comuni siciliani, 39 calabresi e 27 campani (Figura 2).
Note:
[1] Si tratta dei comuni di AMANTEA, ANOIA, BADOLATO, BELCASTRO, BOTRICELLO, BOVA MARINA, BRIATICO, CAMINI, CARIATI, CASABONA, CERISANO, CHIARAVALLE CENTRALE, CIRO’ MARINA, CUTRO, FEROLETO DELLA CHIESA, FUSCALDO, GASPERINA, GRIMALDI, LOCRI, NARDODIPACE, NOCERA TERINESE, PAOLA, ROCCA DI NETO, SAN CALOGERO, SAN GIOVANNI IN FIORE, SAN LORENZO, SAN LUCIDO, SCILLA e SERSALE