Le entrate comunali per regione. Il fabbisogno finanziario dei comuni italiani e’ molto diverso da regione a regione, cosi’ come molto differenziato e’ il peso della pressione fiscale legata all’imposizione dei tributi locali.
Nel biennio 2016-2017 la media italiana delle entrate comunali e’ pari a 1805 euro per abitante. Valori molto piu’ elevati si osservano in Valle d’Aosta (4607 euro per abitante), Abruzzo (3689 euro), Trentino Alto Adige (3o43 euro), Sicilia (2476 euro), Sardegna (2314 euro) e Basilicata (2229 euro).
All’estremo opposto, il valore piu’ basso (pari a 1062 euro per abitante) delle entrate comunali si ha in Veneto. Basse sono anche le entrate comunali in Lombardia (1264 euro per abitante) e in Emilia Romagna (1348 euro per abitante). Entrate comunali al di sotto della media nazionale si registrano anche in Piemonte (1585 euro) e in Puglia (1482 euro). Nel 2016-2017, le entrate medie dei comuni calabresi ammontano a 1903 euro per abitante (Figura 1).
E’ interessante analizzare regione per regione il valore assoluto delle entrate tributarie, delle entrate extra-tributarie e delle altre entrate (tra cui, in prevalenza, trasferimenti nazionali/regionali e indebitamento). Per esempio, in Valle d’Aosta l’elevato valore delle entrate comunali è il risultato sia di un’elevata pressione fiscale – pari a ben 2551 euro per abitante (1022 euro di tributi e 529 euro di extra-tributi) – sia di un rilevante apporto dei contributi statali/regionali e dell’indebitamento che, nel biennio 2016-2017, ammontano a 3055 euro per residente. In modo analogo, la stessa ripartizione vale per il Trentino Alto Adige e l’Abruzzo. In Calabria, il valore medio pro-capite delle variabili di interesse è pari a 558 euro per le entrate tributarie, 211 euro nel caso delle entrate extratibutarie e a 1137 euro per “Altre Entrate” (Figura 1).
Figura 1
La pressione fiscale per regione. Al fine di misurare il peso dei tributi locali a carico dei cittadini si è dapprima calcolata la pressione fiscale in ciascun comune (Tributi+Extra Tributi/Entrate totali) e successivamente se ne è ricavata la media per regione. Così determinata, la media dell’incidenza della pressione fiscale comunale è pari al 56% su scale nazionale (la retta orizzontale all’interno della figura 2).
Com’è possibile notare, il peso dei tributi locali varia da regione a regione: in Calabria, il contributo al fabbisogno finanziario dei comuni derivante dalla pressione fiscale è pari al 46%, che è un valore molto elevato, ma, comunque, piu’ basso della media nazionale (56%).
Si osservi come la quota delle entrate pro-capite dei comuni “coperta” dalla pressione fiscale sia elevata in Piemonte (68%), Toscana (66%), Veneto (67%), Emilia Romagna (70%), Liguria (64%) e in Lombardia (7o%). Questa quota media è bassa in Sardegna (27%), Sicilia (33%), Trentino Alto Adige (39%), Valle d’Aosta (37%) e in Friuli Venezia Giulia (38%).
Figura 2