La specializzazione economica dei comuni della Calabria

Il 72% dei comuni calabresi è specializzato[1] nel settore primario, contro una media nazionale del 60%. Rispetto al secondario la percentuale di comuni calabresi specializzati è quasi la metà della media Italia (12% vs 30%), mentre si rileva un’incidenza maggiore di comuni calabresi con il settore terziario prevalente, pari a circa il 16%, contro la media Paese del 9,6%.

L’incidenza più elevata di comuni specializzati nel primario si registra nella provincia di Crotone (96%), mentre per il secondario ed il terziario spiccano i dati della provincia di Cosenza (19% e 17% rispettivamente).

 


[1] L’indice di specializzazione economica di un comune è calcolato considerando l’incidenza delle imprese attive in un determinato settore economico rapportata al totale delle imprese attive nel comune. Se tale rapporto risulta maggiore dello stesso rapporto calcolato a livello nazionale, un comune può essere definito “specializzato” in quel dato settore. Da un punto di vista analitico si è proceduto al calcolo, per ciascun comune, dei quozienti di localizzazione (QL) dei tre settori (primario, secondario, terziario). A ciascun comune poi è stata attribuita la specializzazione economica corrispondente al massimo valore del QL osservato.

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